domenica 26 novembre 2017

Come foglie

E' che improvvisamente mi prende male, vado in down.
Stupidaggini eppure cado in quello stato catatonico fatto solo di mille pensieri, dai quali vorrei fuggire e che invece mi incatenano.

Vorrei isolarmi, chiudermi nella mia musica e non sentire nulla, non parlare, non sorridere, avere buio attorno e capire cosa stia succedendo in questo deserto.

Scappare non serve, me lo sono ripetuto non so quante volte: ma è forte la tentazione di correre a più non posso verso una meta non definita.

Un pensiero segreto, che ricaccio con tutte le forze ma sale l'ansia e il pericolo di commettere qualche grossa cazzata e mi aggrappo alle parole, allo scrivere.
Riverso questo stato sperando di riuscire a far chiarezza: ma è tutto così caotico.
Parole, parole...gesti, sorrisi: ma non riesco a trovare nessun senso..

Mi guardo allo specchio e mi chiedo chi sono: pensavo di avere tutto e invece non ho la cosa più importante.
Non ho più me...Mi cerco in quella figura riflessa e non ritrovo quella forza che pensavo fosse la mia caratteristica principale.

E faccio di tutto per esser niente, per confondermi tra la gente e sparire nel silenzio di conversazioni senza senso: e continuo a chiedermi cosa mi manca, cosa ho perso....cosa voglio davvero.

Interrogativi che mi scuotono, mi devastano, mi spazzano via come una foglia autunnale in balia del vento senza trovare la pace del terreno solido sotto di sé.

Come Foglie

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