In ricordo del mio primo grande amore: quello fatto di pazzia, di magia, di istinto, che non fa progetti ma che vuole solo vivere per sé.
Eppure guardando avanti, ho sempre vissuto così i miei amori e continuo a viverli, che siano amicizie o relazioni, in modo viscerale, dipendente, senza mai porre importanza a ciò che veramente io volevo.
Questo credo sia uno spunto per partire e conoscermi: chiedermi sempre cosa io voglio e non cosa l'altro ( o gli altri vogliono da me ).
A voi la lettura di questo breve racconto.
Eravamo lì.
L’odore salmastro del mare ci inondava. Incrociai il suo sguardo così fiero: in quel momento mi stava uccidendo.
L’odore salmastro del mare ci inondava. Incrociai il suo sguardo così fiero: in quel momento mi stava uccidendo.
-
Non
va! Non so…cosa…forse…non va! - sbottò.
Poche parole
cominciarono a venir fuori come lacrime di un condannato a morte, già pago del
suo dolore che aspetta l’ultima luce alla quale sorridere per morire.
-
E
ora mi lasci solo - respirai –qui, nel
mondo dal quale volevi proteggermi. Sarò qui a combattere con la malinconia dei
ricordi e tu dove sarai? Chi mi risponderà quando invocherò il tuo nome?? Chi
ucciderà i silenzi delle lunghe notti? Chi ci sarà a guardarmi negli occhi
quando avrò nei miei solo amore per te? -.
Cominciò ad
agitarsi, il suo respiro si fece pesante. Iniziò vistosamente a sudare. Non
sapeva cosa fare, non aveva la più pallida idea di quanto lo amassi.
Tremò la sua
voce.
-
Ti
amo! – e una spada attraversò il mio essere – ora non puoi comprendere ma il
tempo cancellerà questa deleteria passione per me…e il mio nome sarà il nulla
- pianse – non mi chiamerai più amore! Sarò
solo odio, dolore, infausto destino..sarò…-.
Le mie
braccia soccorsero la sua anima alla deriva, le sue mani mi sfiorarono.
Esplose il mio cuore.
Esplose il mio cuore.
-
Non
ho mai saputo cosa fosse l’amore – bisbigliai – solo ora capisco…è fiele che ti
invita e dolcemente ti uccide -.
Guardai la
foto di noi.
La riposi sul cruscotto della sua auto.
Scesi, mi guardai attorno.
Ripresi i pochi resti di me, li riposi in un’ultima lacrima e varcai la porta dell’inferno.
La riposi sul cruscotto della sua auto.
Scesi, mi guardai attorno.
Ripresi i pochi resti di me, li riposi in un’ultima lacrima e varcai la porta dell’inferno.
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