sabato 25 novembre 2017

Ricomincio

Da almeno due mesi sto pensando a questo progetto di blog.
E' apparso nella mia mente, quando la stessa ha vacillato e ha cominciato a creare demoni e a richiamare fantasmi del passato.
Ho provato a combatterla cercando di giustificare quei pensieri con lo stress,, il troppo studio, il lavoro, un momento di cambiamento ma il male oscuro, la depressione, mi stava attanagliando.
L'ho capito quando un giorno mi sono ritrovato sul balcone di casa, guardando il cielo e pensando che l'unico modo per porre fine a quella sofferenza che non potevo spiegare, era di volare oltre la ringhiera: un salto nel vuoto avrebbe chiuso la mia esistenza che mi sembrava ridicola, da perdente, piena di buchi nell'anima e che aveva causati sofferenza a molte delle persone che mi erano state accanto, a quelle che ancora oggi sono qui con me.
Un lampo di lucidità ha squarciato quel cielo nero e il passo verso l'ignoto si è trasformato in lacrime: solo in quel momento ho capito che avevo bisogno di aiuto e che non avrei mai potuto farcela da solo.

Da quel momento ho cominciato un percorso, ricordo ancora la data 29 settembre, che sarà lungo come mi hanno confermato sia lo psicologo sia la psichiatra: oltre 20 anni di vita da smuovere, cadute, sconfitte, delusioni che pensavo superate verranno,e vengono, fuori quotidianamente.
20 anni da spulciare, con tutto quello che ho nascosto a me stesso, con le bugie che mi sono raccontato solo per andare avanti, con buchi neri nel più profondo me che dovranno prendere forma e dovrò destrutturare, e ristrutturare per avere la giusta cognizione di cosa non ho mai affrontato.

Allora ho cominciato a documentare i miei stati d'animo con foto e citazioni sul mio profilo instagram, chiudendo il profilo facebook perché mi faceva sentire troppo esposto a una certa insensibilità mediatica che avrebbe coinvolto anche il mio compagno: cosa che puntualmente è successa perché non sono più comparso in foto ed eventi ma postavo foto di me, e solo di me stesso, sul instagram.

Ho la sciato correre la cosa e ho cominciato a pensare a come strutturare questo blog: perché scrivere è stato sempre il mio modo di esprimermi sin da quando ho imparato ad usare le parole.
E' ancora un cantiere in essere, magari subirà trasformazioni repentine: so solo che vorrei, attraverso le parole che mi esplodono dentro, testimoniare a me stesso il percorso che sto facendo partendo da lontano, recuperando miei vecchi racconti, scrivendone di nuovi, usando citazioni di libri che ho letto negli altri, canzoni, poesie che compongo magari nella sala d'aspetto in attesa di una seduta.

Vorrei che questo blog fosse il quanto più vicino a me stesso tralasciando la futilità di cose che mi sviano e concentrandomi su quell'equilibrio che ho perso per stare nella realtà chiudendomi in un mondo di silenzio musica e parole.

Questa è stata la prima foto che mi sono scattato quando ho capito che ormai vacillavo.
Può sembrare orrenda ma non ho mai guardato in questo periodo all'estetica della foto ma a quello che stava  esprimendo e lì ero tremendamente perso, vedevo solo il peggio di me, la parte più devastante e più umiliante: come dicevo prima demoni e fantasmi erano divenuti compagni e consiglieri portandomi ad una implosione devastante.

Non mi nasconderò dietro giri di parole, annoterò forse non giornalmente ma quando ne avrò la forza, ogni sconfitta o piccola vittoria, perché voglio che in questo percorso venga fuori chi ormai non riesco più a vedere.

Saso

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